Crescono e si addestrano in Umbria – a Castiglione del Lago – gli agenti speciali a 4 zampe della Guardia di Finanza, e lo fanno da oltre 70 anni. Incani antidroga della Guardia di Finanza rappresentano un’eccellenza italiana ed europea. Il Servizio Cinofili della GdF, va oltre il contrasto al narcotraffico e riguarda tante attività. Questo reparto della GdF affonda infatti le proprie radici negli anni Cinquanta, quando il Corpo è stato sensibilmente ammodernato. Il motto del Servizio Cinofili è “Candida pro causa ense candido” (dal latino, “Un’arma pura per una giusta causa”), mutuato dallo stemma di famiglia del Barone Carl Gustaf Emil Mannerheim, già Grand’Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia (Regno d’Italia).
Il Servizio Cinofili ha avuto origine tra il 1952 e il 1954, contestualmente al Servizio Statistico e il Servizio Aereo. Questi nuovi reparti della Guardia di Finanza hanno decisamente ammodernato il Corpo, la cui creazione risale addirittura al 1774 (Regno di Sardegna). Nel 1966 ha avuto luogo a Passo Colle(TN) l’inaugurazione del primo corso per cani da valanga: è l’inizio della storia del Soccorso Alpino Guardia di Finanza (S.A.G.F.).
I cani antidroga, invece, sono stati la risposta della Guardia di Finanza all’insorgenza del fenomeno del narcotraffico negli anni Settanta. Nel 1976, infatti, viene avviato il primo corso di specializzazione per conduttore cane antidroga. Sempre a quel periodo, risale poi la fondazione dell’unità cinofila antiterrorismo (1975): un argine al fenomeno della lotta armata sorto durante gli anni di piombo.
Nella seconda decina degli anni Duemila, poi, in relazione all’aumentare del contrabbando di tabacchi lavorati e non, è iniziato l’addestramento dei cani anticontrabbando. L’attività ha dato esiti particolarmente positivi e ha portato la formazione delle prime 15 unità cinofile per la ricerca di tabacco, destinate ad operare nelle aree geografiche più sensibili ed interessate dal fenomeno. Sempre all’alba di questo millennio, la Guardia di Finanza ha affiancato a queste unità quella dei cosiddetti “cash-dog”, ovverosia l’unità cinofila antivaluta, in grado di fiutare le banconote per contrastare vari traffici illeciti.
Le unità cinofile, ognuna composta da un conduttore e un ausiliare (cane), si distinguono dunque in: Unità cinofila antidroga, Unità cinofila anticontrabbando/antiterrorismo, Unità cinofila antivaluta (cash-dog), Unità cinofila per la ricerca di tabacco, Unità cinofila del soccorso alpino (S.A.G.F.), Cani antidroga: razze e caratteristiche. Le razze canine impiegate dalle unità cinofile della Guardia di Finanza sono: Labrador Retriever, Pastore Belga Malinois, Pastore tedesco.
Il Labrador Retriever è una razza conosciuta per l’attitudine alla caccia, oltre a essere un affettuoso compagno. È un animale dotato di robusta costituzione, ottimo temperamento e agilità. Intelligente, attento e accondiscendente, mai aggressivo o timido, il Labrador Retriever possiede un eccellente olfatto e un istinto predatorio notevole. Matura in età avanzata, di solito dopo i due anni. Non dimostra mai di aver paura e il suo istinto al gioco emerge nella maggior parte delle situazioni.
Il Pastore Belga Malinois è una razza molto duttile, idonea a svolgere diversi compiti. È un animale vigile, veloce, ricco di vitalità e obbediente. Per le doti fisiche, è un soggetto adatto alle attività di ricerca in superficie e per quelle alpine. Rispetto ad altre razze, nei primi mesi di vita, i cuccioli di pastore belga malinois risultano affettivamente più dipendenti dall’uomo e questo contribuisce alla forte simbiositra il conduttore e l’animale.
La razza “principe” delle unità cinofile è però il pastore tedesco. Dotati di carattere e resistenza al lavoro, questi esemplari non deludono quasi mai i loro addestratori: solo pochi di questivengono ritenuti non idonei al servizio. Il rapporto altezza-lunghezza è ben armonizzato, così da consentire un trotto ampio e prolungato. Nervi saldi, attenzione, docilità e fedeltà sono le sue caratteristiche peculiari. Il suo fiuto lo rende particolarmente adatto come cane da ricerca.
L’attuale addestramento dei cani antidroga trae origine dalla partecipazione di personale del Corpo ad un corso tenutosi nel 1975 a Front Royal (Virginia) e diretto da istruttori del Servizio Doganale degli Stati Uniti. In quest’occasione il Corpo ha ricevuto il volume “Custom dog training manual” (“Manuale per l’addestramento dei cani in servizio alla dogana”), tradotto poi in italiano. A ora, il tomo – dopo vari aggiornamenti – è intitolato “Manuale sull’allevamento e l’addestramento dei cani antidroga“, redatto interamente grazie alle competenze interne del personale specializzato cinofilo e dei veterinari del Corpo.
Un cane antidroga in azione è attratto dall’odore della sostanza stupefacente che riesce a percepire anche se abilmente occultata: l’animale farà di tutto per trovarla, ma non sa che sta cercando della droga. Il quadrupede vuole infatti trovare il suo manicotto, il suo gioco preferito ed il suo premio, quello con cui è stato addestrato per molto tempo e che, durante l’attività addestrativa, era stato associato alla presenza della sostanza stupefacente. Al termine del corso antidroga il cane sarà in grado di riconoscere e segnalare la presenza di prodotti cannabinoidi, oppiacei, cocaina e derivati, ecstasy, allucinogeni e anfetamine.
E, come già detto, l’Umbria è protagonista della crescita di questi veri e propri ‘eroi’. Il “Centro Allevamento e Addestramento Cani” (ora “Corso Allevamento e Addestramento Cinofilo”) è stato inaugurato nel 1956 a Castiglione del Lago (PG). Il Corso fornisce al Servizio cinofili i quadrupedi necessari alle diverse attività di servizio. Il settore di allevamento della GdF è primo in Italia tra le Forze Armate e di Polizia e tra i primi in Europa e in campo internazionale. Otto ettari a bordo lago, composti da campi di addestramento, box, hangar, ambulatori medici e uffici, un centro in Umbria che ha festeggiato da poco il 70esimo anniversario dell’utilizzo dei cani durante i servizi. A Castiglione del Lago nascono e vengono addestrati i cani, che poi assumeranno la specializzazione di antidroga, antivaluta, ricerca tabacchi, antiterrorismo o soccorso alpino. Cani che poi vengono abbinati al conduttore adatto, andando a formare un binomio che dovrà diventare una minaccia per i criminali.
Nella ricerca dei soggetti, la scelta ricade su cani in grado di lavorare sia in situazioni di difficoltà (pendii scoscesi, ghiacciai, spazi angusti ecc.), sia tra la folla. Gli esemplari devono inoltre possedere buona tempra, grande attitudine al lavoro e una moderata aggressività. Le cucciolate vengono affidate sin dalla nascita a un solo allevatore che seguirà con particolare attenzione le varie fasi dell’imprinting, propedeutiche al corretto equilibrio psichico del cane. I quadrupedi poi sono sottoposti ad una prima fase di addestramento definito “primario”, che rappresenta sia un primo approccio alle tecniche addestrative, sia una vera e propria selezione psico-attitudinale.
Dopo l’addestramento primario, i cani sono avviati ai vari corsi di specializzazione insieme al conduttore a cui sono affidati. Nasce così l’unità cinofila: un binomio inscindibile tra conduttore e ausiliare. L’intero addestramento è basato sul gioco ed è fondato su principi di condizionamento e di apprendimento. In questo contesto, vengono sfruttati alcuni istinti naturali del cane: senso dell’olfatto,istinto del gioco e predatorio. Il manicotto, un telo di spugna arrotolato e legato con del particolare nastro adesivo, è lo strumento più utilizzato durante l’addestramento. Per l’animale, invece, il manicotto è l’ambito “premio” da cercare.
L’attività agonistica delle unità cinofile del Corpo ha inizio nel 1957 con la costituzione di una Squadra cinoagonistica di quattro unità. L’iniziativa, finalizzata alla promozione dell’attività svolta dal Servizio Cinofili della Guardia di Finanza, ha ottenuto fin da subito eccellenti risultati. Tant’è che – già nel 1958 – è stata disposta la costituzione di una seconda squadra cinoagonistica.
Nel 1975 viene costituito il Gruppo Cinoagonistico delle Fiamme Gialle, articolato su due Sezioni Cinoagonistiche e composto da sedici unità. Oggi l’attività cinoagonistica è svolta da personale specializzato e cani del Corso Allevamento e Addestramento Cinofilo di Castiglione del Lago. Durante questi anni di attività sportiva, sono stati conseguiti innumerevoli vittorie e prestigiosi piazzamenti nei campionati italiani, europei e internazionali che hanno dato vita ad un ricco medagliere composto da trofei, brevetti e riconoscimenti vari.
Foto: Facebook Guardia di Finanza
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