Nel corso di domenica 8 maggio, i Carabinieri della Stazione di Campello sul Clitunno hanno effettuato un servizio dedicato al controllo del territorio all’interno della nota “Fiera del piccolo antiquariato, del rigattiere e del collezionismo d’arte” di Pissignano. Infatti, come è risaputo ogni prima domenica del mese nella frazione di Campello Sul Clitunno, si svolge un mercato dell’antiquariato dell’usato e del collezionismo che conta ormai ben 250 espositori.
Per importanza e grandezza è stimata essere la 1° Fiera dell’Umbria e la 4° Fiera d’Italia di questo genere con vendita di oggettistica di ogni genere: dall’old Sheffield, all’argento e “silver-plate”, alle porcellane e ceramiche di varia manifattura, dai mobili d’epoca ai quadri ed agli orologi antichi e da collezione, ma anche pezzi e curiosità dalla “soffitta della nonna”, dell’artigianato locale ed artistico.
Nell’ambito di tale importante mercato i Carabinieri della Compagnia di Spoleto hanno inteso svolgere un servizio di prevenzione generale e controllo del territorio delle aree prossime all’esposizione dei mobili per garantire il buon andamento della manifestazione. I militari della Stazione di Campello sul Clitunno hanno proceduto ad attento controllo della merce in vendita sui banchi espositori del mercatino, intercettando nell’area relativa al collezionismo un’arma collocata in vendita.
Specificatamente si trattava di un’antica pistola artigianale ad avancarica, monocanna e priva di matricola messa in vendita da un commerciante ambulante senza averne alcun titolo né per il porto né per la vendita. L’uomo immediatamente veniva identificato in un cittadino italiano, 62enne della provincia di Arezzo, venditore ambulante che dinnanzi alle domande dei militari e la richiesta di documentazione non era in grado di fornire elementi utili a ricostruire la vicenda a sua discolpa.
L’arma veniva sottoposta a sequestro e l’uomo segnalato all’Autorità Giudiziaria competente per i reati di vendita ambulante e porto abusivo di armi senza il titolo idoneo con annessa violazione dell’art. 37 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
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