Non esistono lavori da uomo: la storia dell’umbra Carlotta Caponi
Carlotta, originaria di Passaggio di Bettona, riveste il ruolo di segretario generale della Federazione Autotrasportatori Italiani

Che si tratti del Premier o di un camionista, non esistono lavori da uomo. A testimoniarlo è Carlotta Caponi, originaria di Passaggio di Bettona e segretario generale della FAI-Conftrasporto (Federazione Autotrasportatori Italiani).
Carlotta ha 40 anni ed è figlia d’arte: con i genitori gestisce un’azienda di autotrasporto di animali vivi in Umbria. Un notevole trampolino di lancio che l’ha spinta a conquistarsi un ruolo di primo piano nella massima organizzazione di categoria. È lei a guidare le più importanti trattative a livello internazionale che coinvolgono il trasporto su gomma: dal blocco dei TIR sul Brennero all’emergenza Covid e carburante.
“Fin dalle scuole superiori – racconta Carlotta Caponi a Donna Moderna – e poi durante l’università mi sono così appassionata al lavoro dei miei genitori che è stato naturale occuparmi dell’azienda”. “Dieci anni fa – continua – ho fondato la sede di Perugia della FAI e da lì il mio lavoro è cambiato: oggi, più che guidare camion, guido gli autisti”.
Carlotta Caponi è la dimostrazione di come la competenza conti al di là di chi la esprime: “È tutta una questione di opportunità che vengono offerte. Io sono figlia unica, ma mio papà non ha mai pensato che avrebbe preferito un maschio per affidargli l’azienda: mi ha sempre coinvolto nel suo lavoro e insegnato che ciò che conta è l’autorevolezza. Sarà per questo che non ho mai ricevuto commenti sessisti. Per tutti sono solo la presidente”.
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