EconomiaUmbria

Caro bollette, la protesta dei commercianti nelle piazze dell’Umbria (foto)

Mobilitazione organizzata da Confcommercio Umbria sotto lo slogan "Non spegnete l’Italia, non spegnete il futuro"

Il costo dell’energia si fa sempre più eccessivo creando tanta incertezza in vista dell’autunno. L’Umbria, come molte realtà, è già palcoscenico di importanti proteste contro il caro bollette e gli aumenti spropositati.

Interessate le piazze di Perugia, Terni, Assisi, Bastia Umbra, Castiglione del Lago, Città di Castello, Foligno, Gualdo Tadino, Gubbio, Marsciano, Norcia, Spoleto e Umbertide. Ristoratori, albergatori, panettieri, pasticceri, baristi e molti altri si sono riuniti nelle piazze per dar fuoco alle bollette sotto lo slogan: “Non spegnete l’Italia, non spegnete il futuro”.

L’intento è quello di mostrare la situazione in cui gravano le imprese. Confcommercio Umbria ricorda, infatti, che se la situazione non rientrerà entro questo inverno, 11 mila persone nella Regione resteranno senza lavoro a causa delle chiusure. Tra i vari clamorosi esempi c’è un campeggio del Trasimeno: l’importo della bolletta dell’energia elettrica di giugno 2021 era 8.608 euro, quello dello stesso mese del 2022 è salito a 30.354 euro. Per non parlare del ristorante di Perugia che da 7.800 euro della bolletta di luglio 2021 è passato a 18.681 euro dello stesso mese di quest’anno.

La mobilitazione umbra nasce dallo sconforto e dalla rabbia degli imprenditori di commercio, turismo e servizi, colpiti da aumenti che ne mettono in serio rischio la sopravvivenza. Alcune tipologie di attività stanno pensando alla chiusura nei mesi invernali e diverse aziende della ristorazione stanno valutando di limitare al fine settimana i giorni di apertura.

“Le conseguenze di queste scelte a cui tanti imprenditori saranno obbligati – sottolinea il presidente di Confcommercio Umbria, Giorgio Mencaroni – sono pesantissime per loro ma a cascata per tutta la collettività, perché significa mettere a rischio posti di lavoro e creare nuova precarietà in un momento in cui tra l’altro l’inflazione galoppa. Ecco perché in questa battaglia imprenditori e cittadini sono assolutamente dalla stessa parte: siamo tutti preoccupati per la tenuta sociale del paese, che sta uscendo faticosamente dal Covid”.

Foto Redazione Umbria Social

[URIS id=7419]

© Riproduzione riservata

Articoli Correlati

BNCom
Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

UmbriaSocial vive anche grazie ad annunci e sponsor, per favore, disabilita il tuo AdBlock per continuare