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Il cardinale Matteo Zuppi è il nuovo presidente dei vescovi italiani

L’annuncio è stato dato dal presidente uscente cardinale Gualtiero Bassetti

Papa Francesco ha scelto il cardinale Matteo Zuppi, 66 anni, arcivescovo di Bologna, come nuovo presidente dei vescovi italiani. E da Assisi, oltre al grazie per il cardinale Gualtiero Bassetti, arrivano i ‘saluti’ del custode del Sacro Convento – “Con grande gioia abbiamo appreso della nomina del cardinale Matteo Maria Zuppi a presidente della Conferenza Episcopale Italiana. È un pastore secondo il cuore di Dio. Invoco su di lui la benedizione di San Francesco d’Assisi”, dice fra Marco Moroni – e del sindaco Stefania Proietti, secondo cui la città “saluta il cardinale Zuppi augurandogli buon lavoro; lo invitiamo sin da ora nella Città Serafica, sede ideale del confronto interreligioso e del dialogo per la pace tra i popoli”.

La scelta del Papa è arrivata poco più di un’ora dopo che l’assemblea generale della Cei aveva trasmesso a Santa Marta l’esito della votazione del mattino: il cardinale Zuppi era il candidato più votato della terna da sottoporre al pontefice, seguito dal cardinale di Siena Paolo Lojudice e da monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale. L’annuncio è stato dato dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente uscente, tra gli applausi della platea riunita all’Hilton Rome Airport di Fiumicino. I due candidati più autorevoli erano apparsi fin dall’inizio Zuppi e Lojudice, entrambi assai stimati e «preti di strada» come piacciono a Bergoglio, con una lunga esperienza tra i più poveri e gli ultimi. Francesco non era vincolato dalle preferenze ma alla fine, come accadde per Bassetti nel 2017, ha nominato il candidato più votato dall’assemblea.

Il cardinale Zuppi, romano, viene dalla comunità di Sant’Egidio: nel 1973, studente al liceo classico Virgilio, incontrò il fondatore Andrea Riccardi. Da quel momento ha iniziato a impegnarsi nelle varie attività di Sant’Egidio, dalle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, alle iniziative per anziani soli e non autosufficienti, per gli immigrati e i senza fissa dimora, i malati terminali e i nomadi, i disabili e i tossicodipendenti, i carcerati e le vittime dei conflitti. Laureato in lettere e Filosofia alla Sapienza, ha conseguito il baccellierato in Teologia alla Pontificia Università Lateranense. È stato per dieci anni parroco della basilica romana di Santa Maria in Trastevere e assistente ecclesiastico generale della comunità di Sant’Egidio: fu mediatore in Mozambico nel processo che portò alla pace dopo oltre diciassette anni di sanguinosa guerra civile. Nel 2012, dopo due anni come parroco a Torre Angela, Benedetto XVI lo nominò vescovo ausiliare di Roma. Francesco lo ha scelto come arcivescovo di Bologna nell’ottobre 2015 e quattro anni più tardi, il 5 ottobre 2019, lo ha creato cardinale.

Foto: Mauro Berti – Redazione Umbria Social 

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